Pietro Di Donato – Un Italiano d’America

Pietro Di Donato – Un Italiano d’America

Letteratura, Tècne Magazine
Ai molti ignoto, Pietro Di Donato è un esempio, anzi è l’esempio più importante, (anche perché primo in assoluto) italiano che ha scritto in qualità di italo-americano. Ovvero di italiano d’America. È conosciuto per aver scritto il romanzo autobiografico dal titolo Christ in concrete (in italiano Cristo tra i muratori) nel quale racconta, attraverso la sua esperienza di vita, la condizione sociale, economica e culturale degli italiani negli Stati uniti d’America nel secolo scorso. Gli italiani in America, tra di essi i genitori di Pietro Di Donato Pietro Di Donato fu un italiano immigrato di seconda generazione (considerando le generazioni come assolute e relative ad un certo periodo storico e quindi un certo comportamento assunto nella terra di arrivo). Per prima generazione intendiamo quegli immigrati italiani che arrivarono sotto la…
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Francis Scott Fitzgerald – una vita tipica della Golden Age

Francis Scott Fitzgerald – una vita tipica della Golden Age

Letteratura, Tècne Magazine
Francis Scott Fitzgerald fu un esempio di uomo apollineo (ovvero levigato, cesellato, controllato e delicato) in netta opposizione con la versione più mascolina, vitale, incontrollata tipica dell’uomo dionisiaco (un esempio tra tutti fu Hemingway. Proprio i due scrittori vengono meglio compresi se contrapposti uno all’altro poiché contemporanei, conoscenti e dalle vite estremamente differenti. Tornando a Fitzgerald la prima cosa che appare evidente è il prefisso Fitz- del cognome che ne indica le origini irlandesi (sia da parte di padre che da parte di madre) e che visse in una famiglia abbastanza nevrotica. Il padre era un commerciante permettendo alla sua famiglia di vivere in una condizione economica relativamente agiate (classe media dell’epoca) che, però, non compensavano con altrettanta cultura e che aveva delle strane abitudini: sappiamo che la madre di…
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Il ritratto di Dorian Gray

Il ritratto di Dorian Gray

Letteratura, Tècne Magazine
ll ritratto di Dorian Gray (The Picture of Dorian Gray) è un romanzo del 1890 scritto da Oscar Wilde. La vicenda è ambientata a Londra nel XIX secolo: il raffinato e snob Lord Henry Wotton sta contemplando l'ultima creazione del suo pittore e amico Basil Hallward. Non c'è altro che l'arte debba fare, né educare, né offrire una morale. Solo la bellezza ha un senso, solo la bellezza vale la pena di essere ricercata. È questo il pensiero di Oscar Wilde sull'arte, anche se in realtà un minimo di moralismo è sempre presente nelle sue opere Dorian, sedotto dai discorsi sull'importanza della giovinezza di un ricco dandy inglese, arriva a sperare di poter rimanere sempre giovane anche a costo di perdere la sua anima. Il quadro allora invecchia al posto…
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The Beekeeper: Adam Clay a caccia di calabroni

The Beekeeper: Adam Clay a caccia di calabroni

Cinema, Tècne Magazine
David Ayer e Kurt Wimmer sprecano un’occasione Proteggere l’alveare. Incipit di nome e di fatto. Metaforica litania che scandisca tutto il film. Nell’ottica di Adam sono tutti un po’ calabroni. Come tali, vanno rimossi. Ogni elemento che disturbi un sistema, il sistema, merita di essere espunto dallo stesso. Lo status quo deve essere mantenuto o ripristinato. Stringente è la logica alla base delle azioni di Adam e dei Beekeeper. Forse Mr. Clay materializza e concretizza in maniera definitiva una retorica imposta e, non è dato sapere come, indotta in modo ridondante. Replica con pervicacia ogni proponimento che sia figlio di una morale assunta come universale. A volte univoca. A volte fallace. Comunque giusta. Tema principale della pellicola sembra essere proprio il giusto ontologico, la giustizia propriamente detta. Una giustizia etica…
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