Valperga – Vita e avventure di Castruccio Castracani Principe di Lucca di Mary Shelly

Valperga – Vita e avventure di Castruccio Castracani Principe di Lucca di Mary Shelly

Letteratura, Tècne Magazine
Il romanzo del quale mi sto accingendo a trattare è un’opera che ha avuto una sorta di rivincita in tempi recenti e non è la narrazione più celebre della scrittrice inglese Mary Shelley. Il titolo in realtà è Valperga - Vita e avventure di Castruccio Castracani. Principe di Lucca – ed occorre già porre una certa attenzione nei confronti di questo parametro perché il titolo originale era esclusivamente Valperga ma la scrittrice chiese supporto al padre William Godwin  e questi consigliò di inserire un sottotesto che spostasse l’asse su due direzione. Il risultato finale, il titolo completo che conosciamo oggi, è una sintesi perfetta che esprime già l’idea innovativa che sta alla base della scrittrice. Mary Shelley, infatti, realizza un romanzo (1818-1821) a metà tra l’invenzione e a metà tra…
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La miniserie TV Shogun tra pubblico e premi

La miniserie TV Shogun tra pubblico e premi

Tècne Magazine
Gli Emmy Awards 2024 si sono conclusi da poco ed hanno decretato la serie TV rivelazione dell’anno, un prodotto visivo decisamente ben curato e dettagliato che ha un profondo sapore orientale che si perde nel tempo della storia. Per chi non avesse avuto modo di vedere Shogun; si tratta di una miniserie televisiva statunitense di 10 episodi (ognuno di essi di 53-70 minuti l’uno) che ha mostrato al mondo la grandissima creatività dello scrittore James Clavell che, a sua volta, si è ispirato a fatti storici realmente accaduti. Una trama che ha già visto una trasposizione cinematografica datata 1980 Shogun è una serie davvero molto particolare che presenta una serie di vicende vissute dai protagonisti nel Giappone del 1600 durante una guerra civile che avrebbe imperversato nelle terre del Sol Levante…
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Il vecchio e il mare

Il vecchio e il mare

Letteratura, Tècne Magazine
Questo articolo ha lo scopo di entrare più in profondità nel mondo dello scrittore statunitense Ernest Hemingway ma questa volta citando il suo romanzo più popolare e il più premiato dello stesso scrittore: The Old man and the Sea. In un articolo precedente ho parlato – per sommi capi – del machismo dell’autore analizzando un romanzo della sua giovinezza che non è particolarmente famoso, ovvero Fiesta - The sun also rises (del 1926) ed il fenomeno della Lost Generation. L’autore cambia nel tempo, si raffina e si connette maggiormente con la Natura ponendosi sempre maggiori domande sul perché delle cose del Mondo e sul senso della vita stessa e trova la sua massima espressione nel romanzo che gli è valso sia il Premio Pultizer che il Premio Nobel – quest’ultimo…
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Lost Generation – Fiesta (The sun also rises)

Lost Generation – Fiesta (The sun also rises)

Letteratura, Tècne Magazine
Fiesta è un romanzo scritto dal celebre scrittore americano Ernest Hemingway e pubblicato nel 1926. Si tratta di un’opera che ebbe una grande risonanza sin dalla sua pubblicazione tanto da generare una eco importante intorno alla figura dello stesso scrittore. Si tratta di un romanzo a tratti autobiografico dello scrittore statunitense durante la sua esperienza di vita europea a ridosso della Prima Guerra Mondiale e dell’immediato dopoguerra come giornalista. Esempio di quella che Geltrude Stein definì come Lost Generation (Generazione Perduta), ovvero quella enorme quantità di giovani uomini e donne che avevano avuto circa 18 anni durante la Grande Guerra, che l’avevano combattuta, vissuta e sofferta e dalla quale ne erano stati drammaticamente segnati. Cosa c’è della Lost Generation in questo romanzo? Hemingway riesce perfettamente a descrivere, in questo romanzo,…
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Percy e Mary Shelley nel loro viaggio di vita italiana

Percy e Mary Shelley nel loro viaggio di vita italiana

Letteratura, Tècne Magazine
La famosa coppia di intellettuali, artisti britannici ha vissuto un lungo periodo in Italia, occupati in quello che in gergo dell’epoca era chiamato “Grand Tour” e che era frequentemente testato dalla nobiltà o dai benestanti stranieri (soprattutto inglesi). Nello specifico Percy e Mary Shelley entrò ufficialmente nel nostro territorio nazionale in data 30 marzo 1818 – i due innamorati, i loro due figli piccoli e la loro governante Claire Clermont –, varcando a piedi i confini territoriali ed entrando in una fase molto importante delle loro vite. Perché lo fanno? I motivi, in realtà, sono molteplici: L’Italia era una meta gettonata perché estremamente economica e permetteva anche una certa privacy, proprio in conseguenza di questo anonimato moltissime coppie “scandalose” in patria preferirono espatriare Percy, occorre aggiungere per giustizia di cronaca,…
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Il Ministero della Guerra Sporca sotto l’imperio dell’irriverenza

Il Ministero della Guerra Sporca sotto l’imperio dell’irriverenza

Cinema, Tècne Magazine
Guy Ritchie continua a stupire Ben fatto. Sarcastico. Irriverente. Parossistico. In poche parole, Guy Ritchie. Proietta col solito piglio ironico l'ottimo soggetto di Damien Lewis, onorando eroi di guerra inglesi e mostrandoli al grande pubblico. Certo, di somiglianze neanche a parlarne, ma alla settima arte si concede questo e altro. Alan Ritchson ha spiccato il volo. Dopo Reacher e Fast X sembra ormai tagliato per il ruolo di macchietta spacca tutto. Quegli occhi a metà tra Homer Simpsons (si scherza Alan) e David Summer (Dustin Hoffman in Cane di paglia) impreziosiscono una caratterizzazione azzeccata e un ruolo che potrebbe farne il degno erede di icone dure e pure ma dalla battuta tagliente so 80's alla Stallone, Kurt Russell e Mel Gibson. Forse con più black humour, ma il suo stile…
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Batman Caped Crusader

Batman Caped Crusader

Cinema, Tècne Magazine
Bruce Timm reinterpreta l’universo di Batman 30 anni dopo Batman è in piena deriva revisionista. Il pinguino è una donna, Oswalda, i Gordon sono di colore. È visibile una certa modernità rispetto alla serie del ‘92, considerata anche la scelta del reboot. Tuttavia, non sembra sia così più noir rispetto alla serie che lanciò l'universo animato del pipistrello. Certo, la destinazione di pubblico è evidente. Nel ‘92, stante la deriva commerciale e la mancanza di strumenti di diffusione di oggi, la serie ebbe come fruitori principali bambini e ragazzi. Con tutto quanto potesse concernere in fatto di sceneggiatura e dialoghi. Oggi, con l'avvento delle piattaforme e la differenziazione di pubblico, la produzione ha potuto virare su una direzione matura che esaltasse l'oscurantismo e la volgarità del fumetto. Notevole il lavoro…
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