Games of Thrones (in Italia, Il Trono di Spade) – acronimo GOT – è una serie nata dall’interpretazione su schermo di un’idea di David Benioff e D.B. Weiss dei romanzi di George R.R. Martin.
Su tratta di una delle serie più importanti mai realizzate, con un successo mondiale gigantesco al punto da creare una serie di gadgets legate ai personaggi della serie TV ma, anche, uno spin off in corso di proiezione che è intitolato House of the Dragons (che è una narrazione precedente alla storia raccontata ne Il Trono di Spade).
Una serie che ha fatto numeri da record se si considerano gli spettatori dei canali On Demand piuttosto che tutta la vendita di Blue-Ray o DVD.
Tutto nasce dall’idea narrativa di George R.R.Martin che scrive le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco e che aveva ricevuto una serie di proposte di trasporre la sua opera su schermo ma che aveva sempre rifiutato. Sembra che questa decisione sia scaturita dal fatto che lo scrittore non riusciva – giustamente – a concepire una trasposizione cinematografica perché inadatta (dal punto di vista della durata) a contenere tutte le storie presenti nel romanzo.
Come è concepito Il Trono di Spade
Il romanzo de Il Trono di Spade è composto da una serie di capitoli intitolati semplicemente con il nome di uno dei protagonisti. Si tratta, infatti, di una narrazione corale: si narrano le vicende di una serie di casate in lizza per arrivare al Trono di Spade (chiamato così perché composto da migliaia di spade fuse insieme).
Le casate principali sono:
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Casa Stark (motto: L’inverno sta arrivando e la dimora è grande Inverno)
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Casa Lannister (motto: Udite il mio ruggito! e la dimora è Castel Granito)
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Casa Targaryen (motto: Fuoco e sangue e la dimora è Roccia del Drago)
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Casa Baratheon (motto: Nostra è la furia e la dimora è Capo Tempesta)
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Casa Tyrell (motto: Crescere forti e la dimora è Alto Giardino)
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Casa Greyjoy (motto: Noi non seminiamo e la dimora è Pyke)
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Casa Arryn (motto: In alto come l’onore e la dimora è Nido dell’Aquila)
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Casa Martell (motto: Mai inchinati, mai piegati, mai spezzati e la dimora è Lancia del Sole)
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Cas Bolton (motto: Le nostre lame sono affilate e la dimora è Forte Terrore)
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Casa Tully (motto: Famiglia, dovere, onore e la dimora è Delta delle Acque)
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Casa Mormont (motto: Qui ci ergiamo e la dimora è Isole dell’Orso)
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Casa Tarly (motto: Primi in battaglia e la dimora è Collina del Corno).
Tutte queste casate mostrano una concezione di tipo medievale, infatti le casate sono descritte con la vita, gli obbiettivi e la quotidianità tipica di quel periodo storico ma, a ciò, si mescola la nota fantasy caratteristica di Martin. Infatti, lo scrittore inserisce nella narrazione un passato caratterizzato dalla presenza dei draghi (ampiamente narrati nello spin off House of Dragons) e dalla presenza del Re della notte e dei primi Uomini (questi ultimi al servizio del Corvo a Tre Occhi); proprio questi personaggi caratterizzano l’anima più marcatamente fantasy della narrazione. Si tratterebbe di esseri capaci di poteri (servirsi dei morti come se fossero parte del loro esercito piuttosto che possedere dei poteri magici catturati dalla natura …).
Come è suddivisa la serie TV Il Trono di Spade
La serie TV de Il Trono di Spade si compone di 8 stagioni dalla lunghezza variabile l’una dall’altra. Se per le prime sei stagioni abbiamo 10 episodi a stagione (per un totale di 60 episodi) poi tutto si altera avendo 7 episodi nella settima stagione e solo 6 episodi nell’ultima stagione (l’ottava).
La prima puntata della prima stagione è andata in onda il 17 aprile 2011 mentre l’ultima stagione è stata proiettata il 19 maggio del 2019.
Tra gli attori più importanti possiamo citare Max von Sydow che ha dato le fattezze al Corvo con Tre Occhi, oppure Jonathan Pryce che ha impersonificato l’Alto Passero; entrambi questi favolosi attori sono stati due esempi di personaggi legati ad un preciso momento narrativo che hanno fatto da cornice ad un cast (molto ampio) ma abbastanza fisso e legato alle principale casate Stark, Lannister e Targaryen (rispettivamente protettrice del Nord, casata del Re in carica del trono di spade e casata che aveva i draghi e che aveva governato indisturbata in passato).
In conclusione
Il Trono di Spade è una serie che mostra, anche enfatizzando, tutti i vizi e le virtù della specie umana. Le vite dei protagonisti sembrano solo in parte una prerogativa individuale perché appaiono spesso condizionate dalle leggi del caso e delle imposizioni della famiglia/clan (concezione molto medievale).
Si combatte, si sopravvive e si può facilmente morire e – infatti – lo spettatore è troppo spesso sorpreso dalla scomparsa di un personaggio al quale si è legato; questa è certamente una delle carte vincenti della serie.
Il Trono di Spade, a prescindere che piaccia o meno il genere andrebbe visto perché si tratta di uno spettacolo visivo straordinario e di un cast stratosferico. La complessità della trama (ampiamente rispettata fino all’ultima stagione che, in realtà, non ha un reale finale ispirato ad alcun romanzo di Martin) rende questo prodotto godibile ed avvincente.