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1 recensione per Gorda e Pitara
Cinzia –
“Come al solito guardi solo ciò che vedi…”. Il mago Sorpresa la sa lunga sulle abitudini un po’ frettolose (superficiali a volte?) di chi, basandosi solo sulle apparenze, tira alla svelta conclusioni. Guardare solo ciò che vediamo è come mettere i freni all’immaginazione, che lieta muove il cuore e il pensiero verso la conoscenza profonda delle cose. La potenza dell’immaginare la comprende bene Gorda, quando scopre di avere ali capaci, che lo porteranno lontano. Immaginare il proprio sé in luoghi diversi, con incontri diversi, nuovi, speciali… Desiderare… Ebbene sì, niente di meno che cercare tenacemente le stelle, attraverso gli oceani sconfinati dell’esistere. Non da soli, però. Altrimenti si rischia di rimanere avviluppati nell’ego-narciso e si finisce per piangere, senza neanche sapere bene il perché.
Questa forza propulsiva dell’immaginare è tutta nella magica penna di Michele Clemente che, ancora una volta, con la sua nuova brillante e divertente narrazione, ci fa volare in un caleidoscopio di colori, di sensazioni, di fantasia bella e generosa.
“Gorda e Pitara” è un libro che parla a chiunque. Parla a quel pirata che è in noi sempre in cerca di tesori (a proposito: imparerà a domandarsi, una buona volta, che cosa sia un tesoro?). Parla al drago millenario che siamo, ma anche a quel drago/bambino, che, se abita ancora in noi, è una gran bella fortuna! Parla alla Ciurma Strampalata che alberga nel nostro cuore, quel guazzabuglio di misteri che ci connota e a cui solo “l’Ecoanima, l’anima dell’Universo, l’anima di tutti e di noi stessi” riesce a dare ordine, senso, armonia e soprattutto silenzio, dopo il tanto frastuono. E allora, che aspettiamo, fiondiamoci con “Gorda e Pitara” nell’isola dei sogni possibili, alla scoperta delle sorprese che la vita ci riserva nei suoi innumerevoli scrigni. Fiondiamoci in questa gioiosa lettura con lo sguardo della meraviglia che Michele Clemente, da sempre, ci insegna e ci regala.